RACCOLTA E PRODUZIONE
La raccolta del pistacchio brontese è
biennale e viene fatta negli anni dispari, tra la fine di agosto e gli
inizi di settembre. Ogni pianta produce da 5 a 15 chilogrammi di tignosella
(così è chiamato il frutto smallato ed asciugato) con punte massime di 20-30
Kg..
Negli anni di non raccolta, quelli
pari, "di scarica" per i coltivatori, si procede alla
cosiddetta potatura verde (le gemme in fase di crescita vengono tolte a mano).
Ogni due anni (quelli dispari) si raccolgono oltre 30 mila quintali di
pistacchi che rappresentano appena l'1% della produzione mondiale ma, per
Bronte, l'elemento economico più significativo sia per la superficie a coltura interessata
che per il rilevante valore della produzione.
Anche a causa dell'ambiente impervio e scosceso nel quale è coltivata la
pianta, del pericolo di dispersione del frutto fra le "sciarelle" dei
"lochi", la raccolta comporta un notevole impiego di costosa manodopera.
E' ancora fatta in modo totalmente manuale direttamente dagli alberi facendo
cadere i frutti dentro un contenitore portato a spalla o scuotendo i rami per
raccogliere i frutti su teli stesi ai piedi delle piante o, in alcuni casi,
anche con l'uso di un ombrello capovolto. Un gioco veloce di mani pazienti e
macchiate dall'abbondante resina dei rami, una festa e una fatica tanto attese,
alle quali con diversi compiti partecipa tutta la famiglia, donne, nonni e
bambini compresi.